Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 24 maggio 2011 Via l’eliski dalle Dolomiti! E’ questo il contenuto di moltissimi messaggi che sono circolati in Internet dopo la recente segnalazione di un utilizzo improprio dell’elicottero – veicolo peraltro utilissimo per il lavoro e per il soccorso in montagna – sul Monte Pelmo, una delle aree riconosciute dall’Unesco come “patrimonio naturale dell’Umanità”. Come noto il Monte Pelmo non è in Trentino, bensì in Veneto. Ma il Trentino condivide con il Veneto tutto l’iter progettuale per il riconoscimento Unesco ed oggi entrambi siedono nella fondazione che ha il compito di tracciare i futuri sviluppi delle nostre montagne più prestigiose. Come altrettanto noto, il Trentino è stata una delle prime regioni italiane a vietare la pratica dell’eliski, un’attività che offende la natura delle montagne e le migliaia di appassionati che con le loro forze raggiungono le vette ed i versanti innevati. Fu l’articolo 1 della legge provinciale 12 agosto 1996, n. 5 “Disciplina per la tutela dell’ambiente in relazione all’esercizio degli aeromobili” a dichiarare nel comma 6 che “è vietato su tutto il territorio provinciale il trasporto di sciatori con velivoli a motore per la pratica di eliski”. Ora le migliaia di praticanti dello scialpinismo e gli amanti della montagna chiedono a gran voce che quanto dichiarato in Trentino possa essere esteso anche a tutti gli altri gruppi dolomitici appartenenti al patrimonio Unesco. Per questo la Provincia di Trento dovrebbe farsi portatrice in via ufficiale di questa proposta. Ma il dibattito sollevato dalla pratica dell’eliski sul Monte Pelmo ha aperto nuovamente la ferita della Marmolada, sulla quale operatori poco rispettosi dell’ambiente naturale sfidano da anni la nostra legge provinciale cercando atterraggi su territorio veneto al fine di aggirare l’ostacolo trentino. Gira addirittura la voce secondo la quale il Comune di Rocca Pietore avrebbe acquistato dal Comune di Canazei una superficie sulla sommità della “Regina delle Dolomiti”, così da consentire l’atterraggio agli elicotteri dediti al trasporto di persone e sciatori in quota. Ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere 1. se ritenga condivisibile la proposta degli sci alpinisti trentini di impegnarsi presso le altre Regioni/Province i cui gruppi montuosi dolomitici sono stati riconosciuti “patrimonio dell’Umanità” – anche attraverso il tavolo di lavoro della Fondazione Dolomiti – affinché la pratica dell’eliski sia bandita da tutte le Dolomiti; 2. se risponde al vero che il Comune di Canazei abbia ceduto al Comune di Rocca Pietore una superficie in cima alla Marmolada, così da consentire l’atterraggio di elicotteri per il trasporto di persone e sciatori ed in caso affermativo come intenda intervenire per sanare questa situazione. Cons. Roberto Bombarda |
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